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The Pride
Mercoledì 02 Dicembre 2015

Luca ZingarettiDi Alexi Kaye Campbell, traduzione Monica Capuani, regia Luca Zingaretti, con Luca Zingaretti, Valeria Milillo, Ricccardo Bocci e Alex Cendron.

 

The Pride è un testo enigmatico costruito magnificamente con un’alternanza tra due storie distinte e separate che si svolgono in periodi di tempo distinti, il 1958 e il 2008.
In ognuna di queste storie ci sono 3 personaggi principali che condividono gli stessi nomi e che, per volere dell’autore, devono essere interpretati dagli stessi attori come a sottolineare che i personaggi di una storia sono le ombre di quelli dell’altra.
È il 1958. Philip è sposato con Sylvia, che sta lavorando alle illustrazioni dell’ultimo libro per bambini di Oliver. C’è una strana vibrazione che scatta tra i due uomini quando si incontrano per la prima volta. Comincia tra loro un gioco che li costringe a girare intorno a qualcosa che è impossibile affrontare esplicitamente.
È il 2008. Stufo della sua imperscrutabile infedeltà, Philip, un photo-reporter, lascia Oliver, giornalista di talento con cui ha una relazione da un anno e mezzo. Oliver si ritrova da solo ad annegare le sue pene nel whisky e nei giochi di ruolo con uomini improbabili che cerca su Internet finché arruola Sylvia, che gli ha presentato Philip, per contrastare la solitudine e cercare di capire grazie alla sua amicizia le ragioni del proprio comportamento.
Nel corso dello spettacolo, il pubblico si rende conto che i tre personaggi principali – il cui destino è scritto dall’epoca in cui vivono – condividono gli stessi nomi e sono in un certo senso ombre gli uni degli altri.
Philip, Oliver e Sylvia stanno lottando tutti per quella che sperano sarà una vita più facile.
Le azioni che compiono nello specchio del 1958 influenzano e spiegano quelle che avvengono nel 2008. I dialoghi brillanti e divertenti e le acute osservazioni di Alexi Kaye Campbell riescono a disegnare dei personaggi potenti, vitali, alla continua ricerca della propria identità.
Il Pride esplora temi come il destino, l’amore, la fedeltà e il perdono, e solleva interrogativi sulla nostra vita contemporanea (gay ed etero), con la consapevolezza che solo lo spettatore può rispondere concretamente.

 

Luogo: Teatro Argentina (RM)

Costo del biglietto: € 24,00 + viaggio.

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